A Fior di Cacio la ricotta salata della Valnerina si candida a presidio Slow Food

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Fior di Cacio lancia la candidatura della ricotta salta della Valnerina a presidio Slow Food (sarebbe l’ottavo in Umbria). E’ nel segno della rinascita, ma soprattutto del rilancio nel segno dell’eccellenze, il weekend dedicato alle produzioni casearie di scena a Vallo di Nera il 10 e l’11 giugno. Due giorni all’insegna di iniziative dedicate a grandi e piccini che potranno così scoprire le tipicità locali, gioielli e segreti del territorio.

MAPPA: PRESIDI SLOW FOOD IN UMBRIA

Fior di Cacio: inaugura la Boschi Previsti, naturalmente anche momenti di approfondimento, come la tavola rotonda inaugurale sul tema La Valnerina della ripartenza (sabato alle 10) a cui parteciperà anche la sottosegretaria Maria Elena Boschi, oltre ai rappresentanti istituzionali dell’Umbria, esponenti delle associazioni di categoria, consorzi ed aziende umbri, ma anche del Trentino-Alto Adige e non solo. Proprio con i formaggi delle Dolomiti verrà celebrato un vero e proprio gemellaggio del gusto, grazie ad un educational e degustazioni. Le produzione casearie sono infatti protagoniste assolute della manifestazione attraverso i circa 60 stand di produttori locali, degustazioni, dimostrazioni di lavorazione e la realizzazione di una maxi ricotta (domenica alle 17), ma anche giochi e spettacoli a tema. Da Fior di Cacio e quindi da Vallo di Nera partirà il progetto per ottenere il presidio Slow food sulla ricotta salata della Valnerina come presidio Slow Food.

Ricotta salata per presidio Slow Food L’operazione verrà illustrata l’11 giugno alle 12, quando si parlerà del progetto di valorizzazione del particolare prodotto stagionato, caratterizzato dalla forma a pera e considerato retaggio della pastorizia di transumanza, che vede proprio il territorio di Vallo di Nera come limite settentrionale della sua produzione: «L’obiettivo è dare un’identità forte al prodotto, una riconoscibilità sul mercato che è anche sinonimo – evidenzia il sindaco Agnese Benedetti – di nuove opportunità lavorative. Con Fior di Cacio – va avanti – siamo giunti alla quindicesima edizione, ma quest’anno la nostra mostra mercato assume una valenza ancora più importante: vogliamo ripartire dopo le difficoltà degli ultimi mesi, puntando sulla promozione delle nostre tradizioni e produzioni artigianali per rilanciare il territorio e la sua economia, creando una rete con le altre realtà del cratere sismico».

Da Amatrice e Camerino Non è infatti un caso che durante Fior di Cacio ci sarà uno show cooking a cura di Nando Bonanni, ristoratore di Sommati di Amatrice, la cui attività è stata distrutta dal terremoto del 24 agosto. Saranno presenti anche gli stornellatori a braccio di Camerino, altra città fortemente danneggiata dalle scosse di fine ottobre.

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