Sabato pomeriggio 12 novembre alle Terme Tettuccio di Montecatini Terme si è tenuta la più grande degustazione di vino dell’anno con 600 cantine recensite in guida e oltre mille etichette. Una grande sete di cultura sul mondo del vino e un lavoro di approfondimento che non può fermarsi al bicchiere, ma che deve andare oltre la bottiglia, per conoscere persone e territori.
È stato questo il quadro sul mondo della formazione dedicata al vino delineato oggi a Montecatini Terme, durante il convegno di presentazione di Slow Wine 2020, Sapere di vino: percorsi di formazione per professionisti e consumatori. «Nonostante Slow Food abbia oltre 30 anni di esperienza nel mondo del vino e della formazione, prima con i Master of Food e più recentemente con le proposte accademiche dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, e la guida Slow Wine con il suo approccio abbia compiuto 10 anni, c’è ancora tanto lavoro da fare. Da un lato con i professionisti che hanno un continuo bisogno di aggiornamento, visti anche i ciclici cambiamenti registrati nella produzione del vino, in vigna e cantina, e nella relativa comunicazione. Dall’altro sul fronte dei consumatori finali, che vogliono capire quali siano le differenze tra un’agricoltura e un’enologia di alta qualità, comparate a vini di scarso pregio che non fanno bene né all’economia né alla natura. E anche in questo caso i professionisti possono giocare un ruolo fondamentale nel trasmettere le loro conoscenze a un pubblico più ampio» hanno sintetizzato i curatori della guida Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni.
Slow Wine 2020: i riconoscimenti alle singole etichette