foto da www.latramontanaperugia.it
Carlo Petrini interviene su La Stampa a proposito dell’estensione delle monoculture intensive sul territorio nazionale, in particolare su quella della nocciola che coinvolge Lazio, Umbria e Toscana di cui tanto si discute recentemente nell’orvietano. E lo fa con saggezza piemontese.
“Il mondo agricolo deve prendere coscienza che la monocultura intensiva è l’anticamera di una situazione di insostenibilità ambientale e reddituale. […]
Diversificare le colture sul proprio fondo è una delle qualità più preziose di ogni agricoltore. Non lo espone alle alterne fortune di questo o di quel prodotto; mantiene in essere una biodiversità preziosa per il territorio e rafforza l’economia locale. […]
Un po’ di buon senso dovrebbe ispirare ogni scelta agricola; il vecchio detto piemontese “esageuma nen” (non esageriamo) merita attenzione. Per l’appunto, cari contadini con le nocciole “esageruma nen”.
➡️ Qui il link all’articolo completo:
https://www.lastampa.it/…/dal-prosecco-alle-no…/premium.html