In occasione del Giorno della Memoria, il nostro Sergio Consigli ha voluto condividere con noi una pagina dal diario di suo padre Bruno.
Il diario è stato scritto durante la prigionia nei campi di lavoro in Germania, dove Bruno Consigli ha trascorso 18 mesi di internamento nel campo di Kahla – sul fiume Saale, in Turingia, non molto distante da Jena e Weimar – dove le SS con la BAYER usavano i deportati come schiavi per costruire le gallerie per il lancio delle 2V su Londra.
Ringraziamo Sergio per averci reso partecipi di questo ricordo personale, che ci dà occasione una volta in più di riflettere sul valore della memoria e sulla preziosità del cibo.
[…] ”La sera, quando si tornava al campo, tutti di Castello si era insieme a dormire, si parlava poco, perché non se ne poteva più, si era tutti sfiniti. Durante il percorso che si faceva per andare al lavoro lungo la strada c’era dell’erba, quanta ne abbiamo mangiata, tutto era buono, bucce di patate, radici, foglie. La fame era troppo brutta.
Un giorno io e Armando(1) abbiamo trovato un po’ di patate crude, come erano buone, in un baleno le abbiamo divorate. Si aveva imparato a mangiare erba, foglie, patate crude, rape, rane, bastava di mettere qualche cosa nello stomaco.
Erano già trascorsi 35 giorni di questa terribile vita e già si era ridotti in uno stato compassionevole.
Come faremo a continuare questa vita? Nessuna notizia si sapeva, non si vedeva altro [che] il via vai di polizia e soldati.
Un giorno si sa la notizia che i nostri alleati erano sbarcati in Francia, noi si seppe dopo tanto tempo. Che gioia, e si sperava che presto sarebbe finita….”.
- Armando Polpettini morto di li a pochi giorni per le bastonature subite da parte delle SS, aveva 17 anni.
#giornodellamemoria