La Comunità Slow Food degli Olivi Originari dell’Alta Valle del Tevere in collaborazione con la Pro Loco di Monte Santa Maria Tiberina organizza per sabato prossimo 6 MAGGIO 2023 presso il Castello Bourbon di Monte Santa Maria Tiberina la festa del bollito della tradizione e olio EVO delle cultivar locali, che si svolgerà con questo programma:
ore 18.30 Visita guidata del Borgo Medievale di Monte santa Maria Tiberina
ore 19.30 Guida all’assaggio degli oli della serata (Olio evo monovarietale Borgiona Capanneum , Olio evo blend Azienda Serafini, Toscodoro Società Agricola)
ore 20.00 Cena
Durante la serata conviviale, interverrà Silvano di Murro dell’Azienda Agricola Biologica Montelovesco ed altri esperti olivicoli
Di seguito il Menù (€. 35) curato da Chef Luca Urbani – Enzo Innocenti
Antipasto
Pinzimonio
Tris di crostini : crostini neri di fegato con noci, crostini con lardo , crostini con olio evo;
Bollito in insalata fredda con verdure e olio evo;
Primo Piatto
Bocche di rana da semola di grano duro trafilate al bronzo con ragù bianco di chianina
Intermezzo
Ossobuco con verdure di stagione servito in letto di riso;
Secondo piatto
Bollito misto accompagnato con olio evo, salsa verde, mostarda di frutta, salsa di riduzione all’arancia;
Contorno
Patate in insalata con aglio e prezzemolo; cipolle in agrodolce condite con olio evo Dolce
crostini briachi
Vini: bollicine di benvenuto, bianco e rosso Cantina Pucciarella e Girasoli di Sant’Andrea , Vino dolce
Sono stati celebrati nella mattinata di ieri sabato 11 luglio i primi dieci anni di attività del Mercato della Terra di Umbertide, che ogni sabato mattina propone prodotti locali (ortofrutta, latticini e formaggi, salumi e insaccati, vino, olio extravergine, miele e artigianato) che cercano di trasmettere l’importanza di una buona alimentazione per la salute dell’uomo e dell’ambiente.
La cerimonia si è svolta alla presenza del sindaco Luca Carizia, della vicesindaco con delega al Commercio, Annalisa Mierla, dell’assessore Francesco Cenciarini, della presidente del Mercato della Terra di Umbertide, Antonella Colcelli, del past president di Slow Food Umbria, Sergio Consigli, del presidente di Slow Food Alta Umbria, Marino Marini, della rappresentante di Slow Food Alta Umbria, Roberta Nanni, del referente regionale dei Mercati della Terra, Gabriele Violini e del consigliere comunale Giovanni Dominici.
Il momento di festa è iniziato con una passeggiata accompagnata dalla musica de “I briganti della Fratta”, partita da sotto la Rocca e arrivata in piazza Matteotti. Successivamente, il sindaco Carizia, la vicesindaco Mierla e la presidente Colcelli hanno provveduto allo scoprimento di una targa celebrativa per il decennio del Mercato posizionata all’incrocio con via Alberti. I festeggiamenti sono quindi proseguiti con la degustazione di assaggi offerti dalla Comunità dei Mille e dei produttori presenti, che per l’occasione hanno indossato dei grembiuli appositamente creati per il decennale del Mercato.
“Quelli che celebriamo oggi sono dieci anni di prodotti umbertidesi, fatti con amore e cura a difesa delle proprie tradizioni – dichiara il sindaco Luca Carizia – Ogni settimana il Mercato della Terra ci ricorda che i prodotti a km zero, con la loro particolare bontà, e i loro produttori devono essere tutelati, rispettati e salvaguardati”. “Il Mercato della Terra non è solo un evento commerciale ma rappresenta a tutti gli effetti un patrimonio culturale per la nostra comunità – afferma la vicesindaco Annalisa Mierla – E’ nostro compito ora dargli continuità e sviluppo. Stiamo valutando tante ipotesi di evoluzione del Mercato nel pieno rispetto dell’altissima qualità e della territorialità che lo caratterizzano”. “Nel tempo è diventata una grande realtà diventata un esempio a livello nazionale – dice il past president di Slow Food Umbria, Sergio Consigli – Oltre a far trovare ai consumatori un prodotto buono, pulito e giusto, il Mercato serve far trovare una prospettiva economica ai produttori e a tutelare i prodotti del territorio”.
“Negli anni siamo cresciuti e dai dieci banchi iniziali siamo arrivati ai numeri di oggi – dichiara la presidente del Mercato della Terra di Umbertide, Antonella Colcelli – I consumatori tornano tutti i sabato contenti di prendere prodotti locali genuini. Penso che la nostra sia stata una scommessa vinta”.
La storia del Mercato della Terra di Umbertide
Il Mercato della Terra di Umbertide nasce ufficialmente il 10 luglio 2010, si svolge con cadenza settimanale il sabato mattina in piazza Matteotti. La sua attività prende il via grazie alle esperienze maturatesi nel territorio, tese a proporre l’attenzione dei cittadini sui produttori locali. Infatti già nel 1990 ad Umbertide, promossa dall’Amministrazione Comunale di allora, nasceva la Fiera dell’Agricoltura Ecologica che per molti anni è stata un riferimento nazionale su tali tematiche. La locale condotta oggi Slow Food Alta Umbria, prima Slow Food Umbertide, in collegamento con Slow Food Umbria, ha lavorato nel 2008 alla realizzazione del Mercato della Terra attraverso una serie di incontri con i produttori del territorio e prendendo spunto dalle modalità organizzative del Mercato della Terra di Montevarchi. Nel 2008 il Mercato è stato presentato al Salone del Gusto di Torino nell’ambito delle iniziative della Regione Umbria. Il progetto è stato avviato grazie alla collaborazione con il Comune di Umbertide che ha concesso l’uso gratuito del suolo pubblico. Ad oggi i produttori che frequentano tutto l’anno il Mercato della Terra vanno da un minimo di 15/20, con un picco di massima partecipazione che si attesta a 20/24 nel periodo che va dal mese di aprile fino ad ottobre.
Foto di:
Sergio Consigli – Responsabile Mercati della Terra Slow Food FUmbriaSergio Bargelli – Condotta Alta Umbria
da http://umbrianotizieweb.it/attualita/24756-festeggiati-i-dieci-anni-del-mercato-della-terra-di-umbertide?jjj=1594565902592
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Tiferno Eat è l’evento di Slow Food Alta Umbria e del Comune di Città di Castello dedicato al cibo di strada di qualità.
Slow Food è un’organizzazione internazionale che lavora per garantire il diritto di tutti al cibo buono, pulito e giusto.
Questa filosofia è la base dei progetti che oggi salvaguardano la biodiversità e proteggono la dignità di chi lavora la terra e ne trasforma con sapienza e rispetto i suoi frutti.
Portare la visione di Slow Food nel cibo di strada a Città di Castello è culturalmente facile, dato che è una città che da sempre ha dimostrato un particolarissima sensibilità verso i temi della cucina popolare, dei prodotti enogastronomici del territorio e dell’alimentazione in genere. La forma di questo evento è sostanzialmente semplice come semplice è poi la proposta gastronomica. Il cibo di strada si distingue proprio per questa sua caratteristica di semplicità e lascia che la parte emozionale sia affidata ai sapori. Ecco allora che l’utilizzo dei Presìdi, che sono alimenti, varietà o razze tutelate da Slow Food perché tradizionali ma in pericolo di estinzione, si rivela strutturale per la conoscenza dei sapori veri. In egual modo anche tutte le preparazioni gastronomiche realizzate con materie prime a filiera corta consentono ai gastronomi di ogni estrazione culturale di vivere un’esperienza sensoriale, oltre che piacevole, educativa. Capace cioè di stabilire parametri di conoscenza della qualità alimentare più alti di quelli che il cibo industriale è solito dare.
Artefici materiali di questi sapori sono i più titolati cuochi legati alla rete di Slow Food come Chiara Filippi (Chiocciola d’Oro della Guida delle Osterie d’Italia), Fausto Bondini (Esperto Slow Food dei Trippai fiorentini), Pierfrancesco Pascasio (Università dei Sapori), la “Brigata Carlo Pertini” di Cucina Popolare e molti altri che realizzeranno il cibo di strada di qualità operando però allo stesso tempo un’azione di didattica gastronomica con gli allievi dei corsi di cucina del Centro di Formazione Professionale G. O. Bufalini. Un’iniziativa fortemente condivisa fra Marino Marini di Slow Food, l’Assessore Riccardo Carletti e il Presidente Stefano Briganti del centro, che mira a far vivere agli allievi momenti realistici di lavoro e professionalità capaci di produrre esperienze da capitalizzare per la conoscenza dei prodotti del proprio territorio.
La triade mediterranea è l’elemento focale di discussione che verrà toccato nella conferenza del pomeriggio di sabato 24 ottobre 2015 e che avrà come titolo “ Grano, vino e olio, sacro e profano tra emozioni e nutrimento”. Dalla laicità del cibo, come prodotto di una lunga sequenza di lavori manuali, materiali e di tecniche secolari di trasformazione, si esplorerà l’aspetto religioso che vede in questi stessi tre elementi sostanziali della cucina del Mediterraneo, anche i tre elementi simbolo della liturgia cristiana. Laicità e misticismo trovano quindi nel cibo un fondamento comune che certamente non è casuale e che proprio per questo è ancora più che mai capace di generare opinioni e quindi dialogo.
Il grande stand di piazza Matteotti farà da contenitore anche di tre aree tematiche dedicate a grano, vino e olio con la ricostruzione di impianti di molitura dove agronomi, mugnai ed enologi documenteranno tecniche, varietà e peculiarità in un continuo racconto a disposizione dei visitatori.
Oltre al grande stand di piazza Matteotti per la somministrazione del cibo di strada di qualità e le aree tematiche, per tutta la giornata di domenica 25 ottobre 2015, in piazza Gildoni sarà allestito il Mercato della Terra, un altro dei ricchissimi progetti di Slow Food che porterà in piazza i piccoli produttori di qualità agroalimentare del territorio e i Produttori dei Presìdi Slow Food dell’Umbria.
Roveja di Civita di Cascia, Cicotto di Grutti, Mazzafegato dell’Alta Valle del Tevere, Sedano Nero di Trevi, Fagiolina del Trasimeno, Fava Cottora dell’Amerino e Vinosanto Affumicato dell’Alta Valle del Tevere saranno a disposizione dei curiosi della gastronomia e dei cultori del cibo buono, pulito e giusto unitamente a molti altri prodotti alimentari di qualità.
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XXVI Edizione Premio “Oro Verde” dell’Umbria 2025:la prima volta di Slow FoodAssegnati i riconoscimentialle migliori produzioni regionali di olioIl 5 marzo presso il Centro Congressi della Camera di Commercio dell’Umbria, si è svolta la cerimonia di premiazione della XXVI edizione del prestigioso Premio Regionale “Oro Verde dell’Umbria”, organizzato dall’Ente Camerale e da Promocamera, Azienda speciale della Camera di Commercio, e che valorizza le migliori produzioni di olio extravergine della regione, selezionando le aziende che rappresenteranno l’Umbria al concorso nazionale Ercole Olivario.L’incontro, ricco di presenze di aziende da tutta la regione, ha visto la partecipazione di istituzioni e di tutta la filiera dell’olio: produttori, operatori del settore, ed esperti confermando il ruolo centrale dell’olio d’oliva nel tessuto economico e culturale dell’Umbria.A coordinare gli interventi con grande verve Federico Sisti, Segretario Generale dell’Ente camerale umbra, e ad aprire la giornata Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, che ha sottolineato “come il Premio ‘Oro Verde dell’Umbria’ rappresenti un pilastro per la valorizzazione dell’olio extravergine umbro, un’eccellenza che incarna storia, qualità e tradizione aprendo le porte del Concorso nazionale “Ercole Olivario”, ormai un vero cult per l’olivicoltura italiana di qualità”.Quest’anno per la prima volta Slow Food Umbria è stata invitata a dare il suo apporto alla manifestazione, con l’individuazione di un premio ad hoc “che ci rende davvero orgogliosi - ha dichiarato la Presidente Monica Petronio - perché sottolinea l’importanza del recupero di oliveti in stato di abbandono, contribuendo con i fatti alla costruzione di quel paesaggio culturale, armonico e piacevole che è tutelato dall’articolo 9 della Costituzione”. Questo apre il mondo olivicolo umbro ad una nuova volontà di rinnovamento, basato su solide radici come quelle degli Oliveti storici e del recupero delle varietà locali, per creare un'economia circolare che coniughi il turismo al paesaggio e alle produzioni di qualità.Il Premio Slow Food è stato assegnato alla Azienda Decimi, per il suo impegno nella cura di oliveti secolari e per la produzione di un olio extravergine Presidio Slow Food da varietà secolari ancora ignote, come hanno spiegato Roberto Mariotti (referente Olio Slow Food Umbria) e Saverio Pandolfi (referente della guida all’Olio Evo, Slow Food Editore). “La nostra prima partecipazione ad un evento di tale portata - sottolinea Mariotti - ci fa ben sperare e fa di Camera di Commercio Umbria un collettore fidato per costruire un tavolo di discussione e crescita che sappia coniugare giusto profitto e rispetto del territorio”. ... See MoreSee Less