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L’UMBRIA A TERRA MADRE SALONE DEL GUSTO 2022: “CAMBIARE VISIONE, COLLABORARE IN AGRICOLTURA: LE RELAZIONI E LE COMUNITÀ”

Dal 22 al 26 settembre al Parco Dora si è tenuta l’edizione 2022 di Terra Madre Salone del Gusto: un meraviglioso appuntamento cui tutta la comunità internazionale di Slow Food – con oltre 3.000 delegati arrivati da 130 paesi – si è ritrovata in presenza dopo quattro anni, portando spirito di festa, entusiasmo e impegno politico. Il tema di quest’anno è stato la Rigenerazione a partire dal cibo, perché questo diventi motore della transizione ecologica necessaria al rinnovamento profondo del pensiero e della società per affrontare le crisi in atto.

Slow Food Umbria ha preso parte all’evento con un suo piccolo spazio espositivo, grazie al contributo di AssoGAL Umbria e all’impegno dell’Assessorato alle Politiche agricole e agroalimentari della Regione Umbria. Nello stand istituzionale si sono succeduti incontri e degustazioni, in un ricco calendario dedicato alle produzioni agroalimentari di eccellenza del territorio.

Durante i cinque giorni della manifestazione sono stati presentati alcuni dei Presidi umbri: il Mazzafegato e il Vinosanto da uve affumicate dell’Alta Valle del Tevere, la Fagiolina del Trasimeno, la Fava Cottòra dell’Amerino, il Fagiolo Secondo del Piano di Orvieto, il Cicotto di Grutti.

Apprezzatissime le degustazioni delle specialità alimentari come la  Coratella di Fra’ Jacopone (a cura della Condotta Media Valle del Tevere)  o il farro DOP di Monteleone di Spoleto, preparate con sapienza da Loredana Angelantoni del ristorante Pane e Vino di Todi con la preziosa collaborazione di Lorenzo Tomassini, Luca Asciutti e Fabio Canneori, colonne della cucina dello stand umbro.

Un incontro è stato dedicato alla presentazione della neonata Comunità dell’Olio Rajo.

All’interno dello stand istituzionale si è tenuta anche la presentazione dei Distretti del Cibo, a cura di Regione Umbria e AssoGAL Umbria, e l’incontro dal titolo “Biodiversità e Innovazione”, a cura di Regione Umbria e 3A – Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria.

L’educazione al cibo e a una corretta alimentazione sono state invece il cuore di un incontro con l’Iis “Patrizi-Baldelli-Cavallotti” di Città di Castello. Presenti alcuni degli studenti, il vicepreside Lamberto Crulli, e con il coordinatore indirizzo alberghiero Luca Zara, con cui si è parlato dell’importanza di tradurre in pratica già sui banchi di scuola i principi e i valori di una sana educazione alimentare.

Molti  gli impegni e gli interventi dei nostri delegati anche fuori dello stand istituzionale.

Al forum “Per riannodare il filo tra città e campagna” è intervenuta Alessandra Cannistrà, fiduciaria della Condotta di Orvieto, per parlare di filiera corta, rapporti fiduciari e prossimità fra terra, produzioni e consumo, attraverso l’esperienza del TRAMErcato di Orvieto.

Monica Petronio e Margherita Cristiani del CER Umbria hanno preso parte all’incontro interregionale tra Umbria, Lazio e Toscana dal titolo “Il sapore amaro della nocciola”, dedicato a individuare possibili strategie comuni per mitigare le conseguenze della diffusione di noccioleti intensivi in Centro Italia.

Marco Caffarelli di Parco 3A ha invece partecipato alla tavola rotonda sulla Transumanza presso lo stand Abruzzo.

Al forum “Diamo spazi alla salute” le comunità della rete Slow Food si sono confrontate sulle loro esperienze e per l’Umbria è intervenuta Valentina Cecchetti, ideatrice del progetto “Mercato della Terra per tutti” di Umbertide.

Emanuela Rosini, team leader per il progetto “Transameria”, ha partecipato alla presentazione in anteprima dei 12 itinerari turistici di Slow Food Travel lungo la Penisola nel forum “Lentamente viaggiare: l’Italia di Slow Food Travel”.

Produzione, attivismo, biodiversità, rigenerazione: queste le parole chiave del forum  L’olivo: pianta di civiltà” , moderato dalla nostra Monica Petronio, presidente di Slow Food Umbria e della Slow Olive Network, che si è finalmente ritrovato in presenza dopo gli anni della pandemia.

Con la rete Slow Olive, la Guida agli extravergini, i Presìdi in Italia, Spagna e Turchia, Slow Food sta lavorando per promuovere pratiche agroecologiche e valorizzare oli veramente “agricoli”, capaci di esprimere le peculiarità delle cultivar e dei territori.

Monica Petronio in questa sede ha lanciato una proposta ambiziosa  e di lungo respiro: la creazione di un evento internazionale targato Slow Food e dedicato all’olio, da realizzarsi ogni due anni a rotazione in uno dei paesi membri del network. E ha candidato l’Umbria a ospitare la prima edizione.

“È stato un coraggioso, faticosissimo e a quanto pare ben riuscito Terra Madre. Ora si va avanti per mettere a frutto ciò che abbiamo seminato in questo percorso con i prossimi progetti” ha commentato Federico Varazi, vice presidente di Slow Food Italia, porgendo un sincero ringraziamento a tutti i volontari per  il grande lavoro di squadra con cui hanno animato lo spazio di Slow Food Umbria,  e raccontando e facendo gustare la nostra bella terra e suoi prodotti ai visitatori e alle delegazioni internazionali.

#terramadre2022 #slowfood #contadini #sostenibilitàambientale #Presidi #Umbria

Qui il servizio del TG2 Costume&Società su Terra Madre Salone del Gusto 2022, con un intervento di Carlo Petrini sulle produzioni agricole di piccola scala, sostenibilità e sovranità alimentare.

Tutte le info su Terra Madre 2022 disponibili nel sito ufficiale https://2022.terramadresalonedelgusto.com/

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Riecco l’Umbria in un bicchiere il 22 ottobre!

Anche quest’anno torna a Foligno la più grande degustazione delle cantine Umbre secondo la Guida Slow Wine 2023, con 56 cantine Umbre selezionate. Non mancate!

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Valnerina, parte la nuova condotta Slow Food in Umbria!

Diamo il benvenuto ad una nuova condotta nella nostra regione, la condotta Valnerina ! La nuova nata ha la missione di apportare valore aggiunto alle imprese e al territorio della Valnerina dove il legame con la terra e le produzioni di eccellenza è ancora molto vivo.

Le attività si svolgeranno lungo l’asse virtuale che parte dalla Cascata delle Marmore fino ad arrivare ai Monti Sibillini, un’unica condotta per un’unica visione progettuale. “Il concetto di rete è quello che ci guida – dichiara la Presidente Gina Vannucci – dobbiamo impegnarci a collaborare tra Comuni e tra aziende e anche tra cittadini, superando ogni campanilismo. La Valnerina unita sotto un unico tema che è l’enogastronomia di qualità”.

La presenza di una Condotta Slow Food consentirà a tutto il territorio di sviluppare azioni di valorizzazione di prodotti, luoghi, aziende ed eccellenze.

“Quello che ci interessa di più – afferma Monica Petronio, presidente regionale Slow Food Umbria è un approccio antropologico, prima che turistico: il territorio in primo luogo va conosciuto e interpretato dalle comunità che ci vivono. Insieme si analizza la situazione produttiva, le tradizioni a tavola e sui campi, si decide cosa valorizzare e come farlo. L’economia, anche quella turistica, si riattiva quando il legame con il territorio è forte e quando le scelte sono condivise”.

E davvero alla Valnerina non manca nulla: eccellenze produttive, aziende innovative, prodotti salvati dall’estinzione, i famosi Presìdi Slow Food: già sono registrati la Ricotta Salata, la Roveja di Cascia e il Grano Saraceno della Valnerina, per proseguire poi con le numerose specie animali e vegetali iscritte al registro regionale della Biodiversità. Partendo dal Melangolo di Ferentillo, arancio amaro, prodotto di riferimento in tema di Biodiversità, che grazie agli studi del Cnr di Perugia e del PT3A Parco Tecnologico
Agroalimentare dell’Umbria ha ripreso luce, fino a proseguire alla più recente iscrizione del Fagiolo di Rosciano (Arrone) si traccia una strada non solo di salvaguardia e tutela di un prodotto ma anche del suo territorio, la Valnerina, a cui il nuovo progetto Slow Food si ispira.

Grande è l’attenzione anche per quanto riguarda la produzione olivicola e il turismo dell’Olio, a partire da un olio EVO di eccellenza, espressione di un territorio con un’antica storia da raccontare, sulla quale si inseriscono tanti progetti innovativi, come quello dell’Istituto Nazionale delle ricerche turistiche (ISNART) con Unioncamere nazionale, promosso dalla Camera di Commercio regionale.
Un grande spazio verrà dato anche alla produzione di birre artigianali come la Birra alla Melangola, inserita nella guida delle birre d’Italia di Slow Food anche nel 2022, e tante altre prodotte dai grani antichi locali. Segnali interessanti inoltre giungono dal ricambio generazionale nelle aziende storiche e dalla nascita di nuove aziende attive nel settore agricolo e in quello della ricettività, nuove realtà economiche che conciliano innovazione e tradizione.

Molte le iniziative in cantiere e presto uscirà il calendario fitto di eventi che partono con la Presentazione della Guida delle Birre d’Italia Slow, la cena ufficiale di tesseramento, eventi dedicati all’olio EVO della Valnerina passando poi per il Pampepato Ternano che trova anche in Valnerina una sua storia da raccontare.

Per Informazioni: Gina Vannucci (3389140559) – Sebastiano Torlini (3334317673)

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