Ben sappiamo che il momento è difficile per tutti, ma in particolare lo è per le piccole aziende e per i produttori locali, che da sempre sono partner di Slow Food. Come condotta Slow Food Interamna magna – Terni, abbiamo deciso di cogliere l’occasione del momento della frangitura delle olive e abbiamo pensato ad una nuova iniziativa “degusta&acquista” che consentirà appunto ai nostri soci di assaggiare gratuitamente (e se vorranno di acquistare in anteprima) l’olio nuovo di alcuni dei migliori produttori locali.
Da lunedi 2 novembre e per due settimane, presso il caffè “Meeting Point” di Largo Ottaviani (Porta S. Angelo) a Terni, sarà possibile assaggiare dei crostini di pane con l’olio nuovo di quattro produttori:
Fortezza alta di Sismano (TR)
Società Agricola Fioretti di Larviano (TR)
Azienda Agriturismo San Cristoforo di Sambucetole (TR)
Azienda Agricola Alessandro Ricci di Montecchio (TR)
Il pane sarà offerto da Zero Zero Bakery Caffè di Via Cavour che da sempre partecipa alle nostre iniziative e che ringraziamo, mentre Elena del bar Meeting Point sarà a disposizione per darvi qualche informazione sugli olii e per ordinare qualche bottiglia di quello che preferite, bottiglie che potrete tornare a ritirare direttamente al bar stesso.
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A Trevi e Cascia la festa della biodiversità secondo Slow Food
Una volta i nomi della biodiversità del cibo erano bizzarri, li conoscevano poche centinaia (a volte solo decine) di migliaia di persone, non andavano al di fuori dei confini regionali se non comunali) e parlavano ognuno il proprio dialetto. Il puzzone di Moena, il pallone di Gravina, il lonzino di fico, il pomodoro fiaschetto… Prodotti che dagli anni ’60 in avanti hanno cominciato a subire un lento declino, rischiando di scomparire a causa dell’abbandono delle campagne, dell’industrializzazione agricola, delle normative iper-igieniste.
A dire il vero anche la parola biodiversità era sconosciuta ai più: non era all’ordine del giorno nelle agende degli organismi internazionali, non era nella nostra lista della spesa né tra gli slogan delle pubblicità di grandi marche dell’alimentare.
In 30 anni di lavoro dell’associazione Slow Food in tutto il mondo con oltre 5300 prodotti catalogati sull’Arca del Gusto, 600 Presìdi Slow Food in 78 Paesi con migliaia di produttori coinvolti, molti giovani, e centinaia di cuochi che li preferiscono per le loro ricette, di strada ne è stata fatta.
Oggi un grande riflettore si è acceso su questa parola e sugli ortaggi, i frutti, i legumi, le razze animali e i prodotti artigianali che la rendono tridimensionale, fatta di proteine e vitamine, che la portano sulle nostre tavole.
O che ci portano nei campi e nei laboratori di trasformazione per scoprire come la biodiversità si arricchisce. È l’invito a scoprirla che fa Slow Food per domenica 18 ottobre con la prima edizione di «Presìdi Aperti», una giornata in cui i produttori che fanno parte del progetto di Slow Food a tutela della biodiversità apriranno le porte delle aziende agricole e dei laboratori di trasformazione, per condividere con il pubblico una parte della loro quotidianità e permettere ai visitatori di ascoltare i loro racconti, assaggiare i loro prodotti, conoscere da vicino le storie dei custodi della biodiversità.
In Umbria «Presìdi Aperti» passa per Trevi da cui l’omonimo sedano nero. Queste le aziende aperte che presenteranno il presidio e proporranno degustazioni su segnalazione di Michele Spellucci il Presidente dell’Associazione Produttori Sedano Nero di Trevi (per info chiamare al 3498590226):
Az. Agricola Mattioli Angelo, “La Bottega delle Canapine”, Via Pintura, Trevi.
Az. Agricola Bartolomei Annibale, Via delle Canapine, Trevi
Le aziende rimarranno aperte dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00.
A Cascia per il Presidio Slow Food della Roveja di Civita di Cascia Silvana Crespi De Carolis Referente dei produttori del Presidio ci segnala:
“Quella di quest’anno sarà l’edizione di Terra Madre Salone del Gusto più grande di sempre. Noi impiegheremo tutte le nostre forse per far vedere che esistono migliaia di Comunità, composte da contadini, artigiani, produttori, pescatori, che sviluppano un’economia al servizio dei beni comuni in tutto il mondo”.
Quello che è cominciato dalla Nuvola Lavazza di Torino, sede della presentazione ufficiale dell’evento, è il viaggio di Terra Madre Salone del Gusto 2020: quando si concluderà, tra poco meno di un anno, potremo dire di aver coinvolto il più alto numero di persone mai raggiunte dall’evento organizzato da Slow Food, Città di Torino e Regione Piemonte, grazie alle tecnologie digitali e alle migliaia di eventi fisici sparsi ovunque è attiva la rete di Slow Food, presente oggi in 160 Paesi nel mondo.
Già da oggi – 22 luglio – e fino ad aprile 2021, sul sito www.terramadresalonedelgusto.com troverete le attività digitali e il calendario degli eventi fisici che si alimenterà gradualmente e progressivamente di contenuti, per dar vita a un ricchissimo palinsesto. Perché Terra Madre Salone del Gusto 2020 sarà una manifestazione unica, nella quale Slow Food metterà assieme presenza fisica – con eventi che naturalmente vedono protagonisti in primis Torino e il Piemonte – e accessibilità online.
«La forza di Terra Madre Salone del Gusto risiede nella capacità di far dialogare tra loro realtà anche appartenenti a mondi lontani e diversi, rendendo l’evento un’imperdibile occasione di sensibilizzazione sui temi del cibo, dell’educazione alimentare, della tutela delle biodiversità» ha dichiarato la sindaca di Torino, Chiara Appendino. «Il nuovo modello è una scelta innovativa che, in un momento di oggettiva difficoltà per l’organizzazione di eventi nella maniera più tradizionale, ha consentito di trasformare un ostacolo in una opportunità, permettendo al contempo di mantenere Torino e il Piemonte al centro dell’evento e di allargare gli orizzonti della manifestazione».
«Il Piemonte e l’Italia hanno bisogno di manifestazioni come Terra Madre Salone del Gusto, perché i grandi eventi sono il miglior strumento di promozione di un territorio – ha sottolineato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – Sarà una edizione diversa come diverso è il periodo che stiamo vivendo, ma ciò che desideriamo trasmettere è che il Piemonte c’è, è in salute ed è pronto con tutte le sue eccellenze ad accogliere i turisti con professionalità e sicurezza».
OUR FOOD, OUR PLANET, OUR FUTURE
Il claim dell’edizione 2020 è Our Food, Our Planet, Our Future. Cibo, pianeta, futuro: una concatenazione di relazioni che ci raccontano di come, a seconda del modo in cui ci rapportiamo al nostro cibo – come lo produciamo, lo distribuiamo, lo scegliamo, lo consumiamo – questo avrà impatti significativamente diversi sul nostro pianeta.
«Il mondo intero sta vivendo una triplice crisi – sostiene Petrini – climatica, economica e pandemica. Serve una visione di cambiamento profondo. Richiederà tempo, ma si intravedono già i semi nell’economia espressa dalle comunità di Terra Madre. È giunto il momento di riconoscere e amplificare il valore di queste comunità in tutto il globo. Il messaggio è forte e chiaro: in questo anno segnato così pesantemente dalla sofferenza per la pandemia di Covid-19, dalla crisi economica globale, dai lockdown in tutto il mondo, c’è un valore che non soltanto non è stato cancellato, ma anzi è stato rimesso in primo piano e della sua importanza in tanti, finalmente, hanno acquisito consapevolezza: il valore dell’essere parte di una comunità».
«Da sempre l’impegno di Slow Food si concentra sulla conservazione della biodiversità, attraverso il rispetto dell’ambiente, la promozione dell’agroecologia, la trasmissione dei saperi locali» spiega Francesco Sottile, del Comitato esecutivo di Slow Food Italia. I drammatici eventi degli ultimi mesi, come l’incremento nella deforestazione in Amazzonia, gli incendi in Australia, le temperature da record in Siberia, ci spingono ad allargare il nostro impegno: così, da obiettivo, la difesa della biodiversità diventa per Slow Food lo strumento di contrasto al cambiamento climatico. «Lo facciamo attraverso le attività della nostra comunità, dei produttori e degli agricoltori, nel corso di sei mesi di confronto culturale», prosegue Sottile.
Un confronto che, quest’anno, adotta un approccio diverso dalle edizioni precedenti: «Abbiamo deciso di cambiare le lenti con cui leggiamo la realtà, mettendo da parte i confini nazionali e focalizzandoci invece sugli ecosistemi, cioè sulla relazione tra gli esseri umani e la natura, per comprendere i problemi che toccano tutti, indipendentemente dalla latitudine e dal continente» aggiunge Serena Milano, segretaria generale della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus. Parleremo di Terre alte (cioè montagne e colline), Terre basse (ovvero le pianure), Terre d’acqua (mari, fiumi e laghi) e del rapporto tra città e campagna: grazie alle testimonianze dalla rete Slow Food cercheremo di raccontare idee, proposte e soluzioni.
UN FORMAT NUOVO, MIGLIAIA DI APPUNTAMENTI IN TUTTO IL MONDO
I primi eventi sono concentrati nelle date inizialmente previste per la manifestazione, dall’8 al 12 ottobre: Conferenze, Food Talk e molti altri format innovativi ideati da Slow Food per discutere dei temi che più ci stanno a cuore – alimentazione, sostenibilità, ambiente ed equità – oltre agli appuntamenti tradizionali come i Laboratori del Gusto, ai quali si può partecipare sia a distanza (acquistando i kit per la degustazione da casa) che in presenza.
A proposito degli eventi in presenza: oltre ai Laboratori del Gusto, sono già on line e prenotabili i primi Appuntamenti a Tavola in programma a Torino tra l’8 e il 12 ottobre. Nel corso delle prossime settimane il calendario World si arricchirà poi di tante altre attività organizzate dalla rete Slow Food in Italia e in tutto il mondo.
Il Mercato dei produttori italiani e internazionali raddoppia: oltre alle tante piazze che ospiteranno il meglio delle produzioni locali, organizzate in diversi angoli del pianeta, l’edizione 2020 inaugura la versione online, con una piattaforma dedicata che diventa una vera e propria vetrina virtuale attraverso la quale scoprire gli espositori e contattarli, e poi anche con un e-commerce, attivo dall’8 di ottobre e disponibile per tutti i sei mesi, su cui acquistare i loro prodotti.
Confermata l’area B2B, lo spazio che Terra Madre dedica a espositori, buyer e agenti di commercio interessati ad accordi di business ed è organizzato da Camera di commercio di Torino e Unioncamere Piemonte nell’ambito delle attività della rete Enterprise Europe Network, cofinanziata dalla Commissione Europea per sostenere la competitività delle piccole medie imprese europee.
La presentazione ufficiale è stata arricchita dai contributi provenienti dalla rete internazionale di Slow Food, che potete rivedere qui:
Terra Madre Salone del Gusto è il più importante evento dedicato al cibo buono, pulito, sano e giusto e all’agricoltura di piccola scala in tutto il mondo. Viene organizzata da Slow Food, Città di Torino e Regione Piemonte con il patrocinio di Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare.
L’evento è possibile grazie al sostegno dei partner principali dell’evento: Pastificio Di Martino, Unicredit, Lavazza, Acqua S.Bernardo, Quality Beer Academy, oltre a Agugiaro&Figna, Astoria, BBBell, Compagnia dei Caraibi. E gli InKind partner Bormioli e Liebherr. Con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Associazione delle fondazioni di origine bancaria del Piemonte. Con il contributo di IFAD, UE. In collaborazione con SANA.
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Buone feste a tutti noi: un augurio caro e slow, per un futuro colorato e per il pieno recupero di energie e voglia di stare insieme. Dai frammenti nasce sempre qualcosa di nuovo e impensabile. E la fantasia a noi non manca ❤️ ... See MoreSee Less
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