Slow Food tra natura, antichi mestieri e biodiversità: successo per l’evento Lago e filo

Il programma Slowly di Slow Food Umbria fa centro ancora una volta con il progetto “Lago e filo”, andato in scena ieri sul lago Trasimeno con una serie di eventi che hanno messo in luce le bellezze, i prodotti e le tradizioni locali.

La giornata si è aperta con un’escursione a piedi, partita da Sant’Arcangelo sede della Locanda dei Pescatori (l’attività della pesca sul Trasimeno è da poco diventata Presidio Slow Food) e conclusa a San Feliciano, durante la quale i partecipanti hanno potuto apprezzare il paesaggio naturale e la tranquillità del percorso.

Successivamente, i visitatori sono stati accolti dall’azienda Zoppitelli, dove Orlando ha illustrato l’antico mestiere della lavorazione delle canne palustri, accompagnati anche dalle spiegazioni delle guide ambientali Barbara Gizzi e Laura Cristofani.
Dopo il pranzo, che ha valorizzato i prodotti tipici del territorio del lago, compreso l’olio, il pomeriggio è stato dedicato a un’escursione a bordo delle barche da pesca-turismo della Cooperativa Pescatori del Trasimeno verso l’isola Polvese. Qui, l’esperto di biodiversità Roberto Mariotti ha guidato i partecipanti alla scoperta degli ulivi secolari, con specie quasi sconosciute e diverse da quelle presenti nel resto del territorio.

Monica Petronio, presidente di Slow Food Umbria, sottolinea l’importanza dell’evento: “Questa iniziativa è stata organizzata per far conoscere il lago Trasimeno da molteplici punti di vista, evidenziando sia l’attività della pesca sostenibile che gli antichi mestieri legati all’ambiente lacustre. Il nostro obiettivo è quello di promuovere un turismo consapevole che apprezzi e preservi le ricchezze culturali e naturali del nostro territorio a contatto con le comunità residenti”.
L’evento si è concluso con un aperitivo al tramonto sul lago, offrendo a tutti i partecipanti un’esperienza all’insegna della cultura e della gastronomia locale.

Commenti disabilitati su Slow Food tra natura, antichi mestieri e biodiversità: successo per l’evento Lago e filo

Archiviato in News, Slowly

Slow Food Umbria, ulivi giganti e pesca d’acqua dolce: alla scoperta del lago Trasimeno

Domenica 30 giugno escursione a piedi e in battello con l’evento “Lago e Filo”, che fa parte del progetto Slowly.

TERNI – Alla (ri)scoperta del lago Trasimeno con Slow Food Umbria, che per domenica 30 giugno ha organizzato una giornata dedicata alla conoscenza della pesca di acqua dolce, degli antichi mestieri e degli ulivi giganti presenti nel bacino lacustre umbro. L’evento, denominato “Lago e filo”, consiste in una escursione a piedi e in battello nell’ambito del progetto “Slowly”.

Monica Petronio, presidente Slow Food Umbria, spiega l’obiettivo dell’iniziativa e illustra nel dettaglio il programma: “Un evento organizzato per far conoscere il più possibile il lago Trasimeno, sotto punti di vista diversi. Sia per quanto riguarda l’attività della pesca sostenibile, diventata a marzo Presidio Slow Food, sia per scoprire gli antichi mestieri che si svolgevano nell’ambiente lacustre. Per questo andremo a visitare la storica azienda Zoppitelli in cui si svolgeva la lavorazione delle canne palustri, trasformate poi in coperture o in ombreggianti, guidati dalla sapiente spiegazione delle guide ambientali Barbara Gizzi e Laura Cristofani. Successivamente visiteremo il borgo di San Feliciano, dove i pescatori svolgono l’attività di trasformazione del pesce e in cui sarà possibile prender parte a un momento conviviale con un pranzo al Mercato produttori Slow Food, con la possibilità di visitare il Museo della Pesca. Nel pomeriggio un’escursione a bordo delle barche da pesca-turismo della Cooperativa Pescatori del Trasimeno verso l’isola Polvese, alla scoperta degli ulivi secolari con l’esperto di biodiversità Roberto Mariotti. Gli ulivi presenti nell’isola, infatti, sono specie sconosciute e diverse da quelle presenti nel resto del territorio. Al rientro, a Sant’Arcangelo, ci sarà un altro momento conviviale con un aperitivo al tramonto sul lago, in quanto l’iniziativa si svolge anche nell’ambito del festival dei tramonti”. Per informazioni e prenotazioni, si può chiamare il numero: 342 357 5379.

Commenti disabilitati su Slow Food Umbria, ulivi giganti e pesca d’acqua dolce: alla scoperta del lago Trasimeno

Archiviato in News, Slowly

Fior di Cacio, Slow Food protagonista a Vallo di Nera con un laboratorio del gusto

Un laboratorio del gusto con protagonisti formaggi della Valnerina e vini umbri. È l’evento Slow Food organizzato a Vallo di Nera, nell’ambito dell’edizione 2024 di Fior di Cacio, in programma nel fine settimana nel cuore della Valnerina.

All’interno del ricco programma della manifestazione, che da oltre 20 anni è un punto di riferimento della produzione casearia di questo territorio, Slow Food ha organizzato un momento di degustazione di prodotti locali che ha messo in evidenza anche l’esperienza diretta di chi ogni giorno lavora a contatto con la natura. Nella sala eventi del Convento di Santa Maria è andato in scena “Il sapore dei prati nel formaggio”, una degustazione di formaggi uniti a vini e prodotti umbri. Un vero e proprio laboratorio del gusto, organizzato con la collaborazione di Promocamera – Camera di Commercio dell’Umbria, a cui hanno presto parte Monica Petronio, presidente Slow Food Umbria, Gina Vannucci (Slow Food Valnerina) e gli esperti gastronomi Renzo Fantucci e Claudio Spallaccia.

“Eventi come Fior di Cacio – ha spiegato Monica Petronio – rappresentano un punto di riferimento fondamentale per l’azione di Slow Food sul territorio. La lungimiranza delle istituzioni promotrici, l’idea di fondo è mettere insieme le diverse realtà che propongono non solo prodotti locali ma anche metodi di lavorazione tradizionali e naturali. In questo modo, le eccellenze del territorio hanno l’opportunità di far conoscere la propria esperienza, le criticità e le buone pratiche al pubblico, sempre numeroso e interessato. E anche di confrontarsi e condividere idee e progetti di sviluppo, nell’ottica di utilizzare anche tecnologie che non danneggiano il territorio”.
A portare la propria esperienza è stata Giorgia Reali, giovane imprenditrice dell’azienda agricola “Il Pastore di Rescia”, di Monteleone di Spoleto. A proposito di nuove tecnologie, Giorgia ha presentato le sue idee. “Insieme alle mie due sorelle porto avanti il lavoro di famiglia con la nostra azienda agricola. Il mio obiettivo è portare una innovazione, in particolare per l’utilizzo della tecnologia, rispettando il valore e la tradizione che nostro padre e nostra madre ci hanno tramandato. In particolare, ho iniziato a utilizzare il Gps per i nostri capi, in modo da poter controllare la loro posizione anche da remoto, tramite il telefono o il tablet. Questo permette di poterci impegnare nelle altre incombenze della nostra azienda, di sperimentare di più nel Caseificio, mentre le capre e le pecore sono al pascolo, monitorando la situazione in maniera più veloce ed efficace. In questo modo abbiamo un’organizzazione del lavoro differente rispetto a quanto portato avanti da mio padre finora, ma di sicuro si tratta di una tecnologia che facilita il lavoro. Per noi è fondamentale conciliare la tradizione e la bontà dei prodotti con i nuovi strumenti e le nuove esigenze del mercato”.

Commenti disabilitati su Fior di Cacio, Slow Food protagonista a Vallo di Nera con un laboratorio del gusto

Archiviato in News